Un laboratorio di scrittura teatrale sulla storia di Mamadou Balde condotto da Andrea Battistini

UNAR – ONG PRO.DO.C.S – TEATRO DI CASTALIA
CON IL PATROCINIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

presentano

LA PORTA GLI DEVONO APRIR

Marzo – Giugno 2022

Laboratorio teatrale di scrittura sulla storia di MAMADOU BALDE condotto da Andrea Battistini

Raccontare storie è una necessità, una componente essenziale della natura umana. Dalla notte dei tempi, l’uomo si è raccontato attraverso le sue storie, ha tramandato la propria esperienza di generazione in generazione, attraverso il rito della narrazione attorno al fuoco. Miti, fiabe, leggende, novelle popolari sono stati usati sin dall’antichità per veicolare informazioni e conoscenza quali strumenti di comunicazione e insegnamento.

Il racconto di un particolare evento della memoria è una delle forme privilegiate della creatività umana, che ogni persona ed ogni collettività possono mettere in atto, immaginando, inventando, interpretando, identificando, confrontando. Da sempre, il ricordare o il raccontare ci danno la sensazione di “tenerci insieme”, cioè mettere in atto il bisogno di rinnovare, momento dopo momento, quella rete di identità connesse le une alle altre che costituiscono l’aspetto fondamentale della vita sociale.

Quando ci si approccia alla scrittura teatrale, un buon testo deve necessariamente tenere conto di molti e specifici accorgimenti per poter risultare interessante agli occhi dello spettatore. Come la quasi totalità delle forme creative, anche la pièce teatrale necessita anzitutto di essere compresa: di conseguenza, deve contenere un messaggio chiaro ed efficace in modo da poter riscuotere con immediatezza l’interesse del pubblico, emozionandolo e divertendolo.

Che cos’è una storia? Chi è un narratore? Che tipo di storie racconta? Quale il punto di vista? Come scegliere le parole giuste? Come evitare i luoghi comuni? Come trasferire la semplice narrazione sulla scena teatrale? Queste saranno alcune delle domande a cui cercheremo insieme di dare una risposta.