didattica, teatro nazionale genova

DUE di Amleto

Scuola di Recitazione “M.Melato” del Teatro Nazionale di Genova- masterclass

Laboratorio condotto da Andrea Battistini

Amleto è nella sua stanza, o nell’anticamera del salone delle feste del castello di Elsinore, o forse sulla tomba del padre, tra i cumuli di terra e le croci di un cimitero. Certo nel circoscritto spazio di un cranio, tra le contorte circonvoluzioni della mente.
La cerimonia del matrimonio tra Claudio e Gertrude non può iniziare perché lui si rifiuta di “benedirla” con la sua presenza.
Due: i vari personaggi della vicenda si susseguono in scena, uno alla volta, cercando di convincere Amleto a rinunciare al lutto a favore delle nuove nozze. Orazio, Gertrude, Ofelia, Laerte, Rosencrantz o Guildenstern, un becchino, visitano Amleto violando la sua anima e il suo corpo. Si innescano così dialoghi di riconoscimento e disconoscimento e con loro, le notizie delle vicende che scorrono nella reggia, entrano in “contatto” con Amleto, dipanandosi come nella storia fino al tragico epilogo.
Un riscrittura dell’opera shakespeariana risoluta, e solo apparentemente irriverente. Ritmi serrati e poesia scarnificata, cruda, ma sempre nel rispetto dell’autore.
Ho voluto raccontare Amleto partendo dal viscerale desiderio di farlo. Come poche altre opere, da quando è stata scritta e rappresentata, Amleto ci appartiene e ci condiziona al pari degli archetipi contenuti nei versi dei Tragici Greci. Chiunque l’abbia letta o vista ben rappresentata ne è stato profondamente mutato. Ecco, è appunto la pulsione di dar voce al mio di mutamento a costituire la linfa vitale di questa possibile messa in scena. Non la presunzione re-interpretativa, non il mero piacere di stupire, ma una necessità.